Export ecommerce Italia – Analisi dati 2015 e tavola rotonda con i protagonisti del settore

Si è tenuto giovedì scorso, il 25 febbraio, il primo convegno dell’osservatorio export del Politecnico di Milano.

Sotto la lente, l’export attraverso strumenti digitali su due piazze particolarmente apprezzate: Stati Uniti d’America e Cina.

Hanno portato la loro esperienza, in una tavola rotonda decisamente interessante, dirigenti di alcune affermate eccellenze del patrimonio Made-in-Italy.

La fotografia di partenza mostra che l’export che passa attraverso canali digitali, circa 6 miliardi di euro per l’Italia, è oggi marginale,rispetto all’export nel suo insieme (circa il 4% del totale).

Per me che sono un inguaribile ottimista, vuol dire che abbiamo molto da lavorare per poterci avvicinare alle quote di altri paesi, che hanno intrapreso prima questa strada e relative opportunità. Vuole anche dire che disponiamo di potenzialità enormi, se colte e valorizzate, soprattutto per le PMI.

Per le Piccole e Medie Imprese italiane l’export attraverso gli strumenti digitali rappresenta un territorio ancora in gran parte inesplorato. Praterie vergini, per il loro business.

Come è stato fatto giustamente notare, vi sono settori che sono più maturi per l’innovazione digitale e settori che lo sono meno.

Il settore più esportato attraverso canali digitali è la moda, che pesa per oltre il65% delle vendite online sui mercati esteri. Altri settori tipici del Made in Italy, quali il Food e Design, hanno un’incidenza più contenuta,  con circa il15% ciascuno. Principali mercati di sbocco restano quelli occidentali, con Europa e U.S.A. in testa, con l’aggiunta di Giappone e Russia.Meno presidiati Cina e Sud America.

Consiglio di vedere la sintesi dei punti visti durante il convegno sul sito fonte dell’articolo, Osservatori Digital Innovation.

Let’s keep tuned !